Favole al Tele/fonino

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Scuola Elementare “Livio Tempesta”
 – Lecce

Favole al telefon/ino
Voluto e finanziato dal Rotary Club Lecce Sud

Progetto e direzione artistica Associazione Culturale Oistros

22 MAGGIO 2009
ORE 20 Masseria Ospitale, Lecce

Obiettivo

Il progetto Favole al telefon/ino nasce dall’esigenza di costituire un raccordo tra il lavoro svolto lo scorso anno con il progetto promosso dal Rotary Club Lecce Sud (Un gesto una storia), incentrato sull’urgenza di una seria ri/educazione alla narrazione, e quello in corso incentrato sul confronto con i mezzi, gli strumenti attraverso cui passano le narrazioni.

I bambini, in maniera più massiccia degli adulti, sono continuamente narrati attraverso la televisione, il computer, i video giochi. La loro possibilità d’interagire con le storie è praticamente ridotta a zero. Possono solo consumarle…le storie che, però, consumano a loro volta la capacità creativa dei bambini.

Che senso ha raccontare le storie se i bambini preferiscono la Tv?

Le favole dei bambini

Durante il laboratorio, i bambini, sollecitati dagli animatori, hanno prodotto una serie di favole di vario genere e durata.

Il punto di partenza è stato il testo di Gianni Rodari, in cui la bambina protagonista della storia chiedeva al padre di raccontargli delle favole prima di andare a dormire. Il padre, che spesso era fuori per lavoro, era costretto a chiamarla al telefono per raccontare ogni sera una storia diversa. Capitava, allora, che i gettoni erano pochi e quindi la storia durava poco.

Cosa accadrebbe se un genitore decidesse di raccontare una storia al proprio figlio usando il telefono? o meglio il telefonino? E se invece volesse utilizzare un altro mezzo come il computer? Una mail? forse un messaggio? Cosa succede ad una storia quando prima di giungere al suo destinatario deve attraversare uno strumento delle nuove tecnologie?

I bambini del laboratorio hanno raccolto molte storie. Alcune le hanno inventate, altre le hanno chieste ai genitori, altre sono filastrocche che ricordano a memoria. Ora le racconteranno, ma con la coscienza che lo strumento utilizzato finisce col determinare nuove forme del raccontare.

Lo spettacolo “Favole al telefon/ino” porterà lo spettatore alla scoperta di altre forme di narrazione e a riflettere sul destino delle favole in un mondo dominato dalla tecnologia. Ma se le favole, attraverso il potere creativo dei bambini, riusciranno ad addomesticare i nuovi mezzi potranno ancora costituire il lievito di un mondo buono. Come il pane del forno di pietra che si faceva nella masseria.

La Masserio Ospitale

A questo proposito si propone come “luogo deputato” per lo spettacolo finale la Masseria Ospitale, sita a pochi chilometri da Lecce sulla strada provinciale per Torre Chianca.

La Masseria, sospesa tra centro urbano e campagna, come luogo privilegiato del racconto. Del ‘dire’ nel tempo della natura addomesticato dal lavoro e trasformato in tempo artificiale. Nella Masseria i bambini e gli adulti potranno assaporare le favole legate ai sapori della cucina tradizionale, potranno vedere le favole da loro scritte diventare animazione, potranno vivere il percorso che attraverso i grandi media ci ha risucchiato in uno spazio che è narrato, potremo tutti sentire ed odorare le favole di ieri e di oggi.

Una serata in Masseria tra le favole dei bambini e i bambini delle favole, una serata per ritrovare il piacere dello stare insieme, sotto le stelle, lontano dai rumori, tra muri che respirano storia passate e i corpi dei bambini che aspirano ad esse protagonisti di nuove storie.

Come Arrivare


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