2006* Ti racconto la mia storia con… il teatro

Il percorso teatrale ha potuto contare sin dall’inizio su un’ottima capacità organizzativa della Scuola media “Galateo” che mette a disposizione uno spazio decisamente funzionale all’attività di animazione teatrale (che se non fosse per uno strano manufatto posto al centro dello spazio che chiamano “palcoscenico”, ma che poco ci assomiglia, sarebbe perfetto!) e dei Tutor preparati e bendisposti nei confronti di un’attività che necessariamente gioca con il capovolgimento dei ruoli e con l’abilità di tutti a saper “fare insieme”.
Da subito il clima si rivelava favorevole; il rapporto di collaborazione e sacrificio era stato consolidato dai precedenti anni in cui l’Università e l’Istituto hanno collaborato a svariati progetti. Sia i Tutor che gli operatori erano consapevoli di un percorso culturale che da svariati anni l’ Università di Lecce, ed in particolare, il corso di laurea in STAMMS porta sul territorio salentino.
Il concetto di Laboratorio Teatrale era nelle menti di tutti strettamente legato alle origini dell’animazione teatrale di Quartucci e Scabbia, attingendo sin da W. Benjiamin, passava da Giovanna Marini sino all’esperienza del teatro “dis- Abile” di Antonio Viganò ed Enzo Toma. Le esperienze di animazione teatrale che tanto hanno influenzato il lavoro di svariati registi erano prese a modello non solo dal percorso teatrale da me diretto in collaborazione con Elisabetta Leuzzi, ma anche dai tutor e da Enzo Toma “regista” di una compagnia a- Normale di bambini- attori, abili e dis- Abili, genitori e figli, insegnati e istituzioni.
Gli incontri avvenuti prima dell’inizio ufficiale del PON tra i vari soggetti coinvolti nel progetto (Università, preside, insegnanti, genitori, alunni, Tutor, Esperti) hanno agevolato una comprensione immediata degli obiettivi generali oltre a creare un clima di forte motivazione.
Alla fine abbiamo fatto uno spettacolo, dal titolo “ti racconto la mia storia…”, il luogo della rappresentazione non era così “ordinario”, non il solito teatrino sghembo, ma una grande masseria, sulla strada vecchia per il mare. Un luogo pieno di storie antiche, di memorie impolverate. Gli abbiamo dato una spolverata, abbiamo aggiunto altre memorie, le nostre, altri racconti… i nostri.
Lo spettacolo ha avuto un grosso successo. Buono sia da un punto di vista tecnico che di contenuto.
Alla fine è piaciuto talmente tanto che non abbiamo potuto fare a meno di replicarlo. Lo faremo ancora, se ne avremo l’occasione, come una compagnia di professionisti, questa volta, non più come alunni e insegnanti, genitori e figli.