I contesti scolastici come ambienti
– di Rita Bortone
“I contesti scolastici individuati quali “ambienti” favorevoli alla nostra sperimentazione sono caratterizzati da disponibilità al nuovo, da apertura alle relazioni interistituzionali, dalla presenza di risorse professionali vivaci e sensibili alle problematiche sociali ed educative.
L’Istituto promotore del progetto, Scuola Media “A. Galateo”, Centro Risorse per i servizi professionali di formazione e aggiornamento, diretto da 10 anni da me che scrivo, ha svolto in Provincia e nella città di Lecce un ruolo di promozione dell’innovazione su diversi ambiti: costituzione di reti scolastiche, elaborazione e sperimentazione di curricoli flessibili e di relativi modelli organizzativi, articolate modalità di orientamento, interventi a favore di alunni stranieri, progetti didattici significativi in collaborazione con Enti e Associazione presenti sul territorio.
L’integrazione è stato un tema caro alla ricerca educativa e didattica del nostro istituto; Asl e Territorio infatti hanno sovente indirizzato i genitori di alunni con particolari problemi verso la nostra scuola, ritenendola ricca di risorse professionali e di sensibilità personali. Le esperienze in direzione dell’integrazione dunque, spesso realizzate in collaborazione con l’Università, sono state numerose e gratificanti. L’Istituto, monitorato in fase di sperimentazione dell’Autonomia dagli appositi team MIUR/IRRSAE, e valutato quale scuola eccellente per le best practices, dispone oggi di un significativo know how, che mette a disposizione dei numerosi Istituti nei quali docenti e dirigente offrono servizi di formazione.
Va rilevato che tra i punti di forza dell’istituto gioca un ruolo rilevante non solo la professionalità di molti docenti, ma anche un clima relazionale particolarmente positivo, che favorisce un collegiale atteggiamento di sperimentazione permanente e un approccio al lavoro didattico e intellettuale quale piacere, oltre che dovere, di insegnanti e dirigente.
Per alcuni aspetti simile a quello del nostro Istituto appare il contesto del “Livio Tempesta”, Circolo Didattico che insiste nello stesso quartiere della media “Galateo” e che con essa ha stabili rapporti di continuità e di collaborazione. Aperto al territorio e sensibile all’innovazione, anch’esso segnalato per le best practices dal monitoraggio sulla sperimentazione dell’Autonomia, il Livio tempesta ha maturato nel tempo significative esperienze didattiche e organizzative, grazie alle professionalità presenti al suo interno oltre che alla vivacità della Direzione. Negli ultimi anni la instabilità di tale Direzione ha comportato nel Collegio dei docenti qualche disorientamento, che non ha sminuito comunque la efficacia delle iniziative e la qualità professionale delle risorse presenti.
Diversa la storia dell’ITAS “Grazia Deledda”, Istituto che, diretto solo da alcuni anni dall’attuale Dirigente, lavora con successo alla conquista di un ruolo di primo piano tra gli istituti Superiori della città e della provincia. Centro Risorse per l’handicap, l’Istituto vede rapidamente liberare e accrescere le proprie risorse ed energie professionali, ricercando modalità innovative di progettazione interna e di relazione con l’esterno. Sede di significativi progetti provinciali, nazionali ed europei, va costruendo al suo interno nuovi assetti organizzativi e nuovi approcci didattici, alla ricerca di efficaci mediazioni tra aspetti educativi e aspetti professionalizzanti del fare scuola. Legato alla Media “Galateo” da numerose attività didattiche “verticali” finalizzate soprattutto ad un efficace orientamento, il “Deledda” va interpretando con grinta e professionalità possibili risposte alle problematiche educative e sociali e agli indirizzi di riforma nazionali.
Le relazioni tra i tre Istituti, e tra gli istituti e i patners individuati, sono caratterizzate da conoscenza e stima reciproche, e sono improntate ad una comunicazione sostanziale e produttiva più che formale e burocratica. Ciò ha consentito che gli incontri di lavoro tra i patners del progetto venissero effettuati al di là del dovuto e al di là della forma, sulla base delle esigenze via via riscontrate e delle curiosità intellettuali via via avvertite” .