In questo momento sto in classe, di fronte a me c’è la mia prof. di Italiano. Sta spiegando ma nessuno è attento… mi giro e guardo intorno a me, vedo Maria, una delle amiche con cui esco la sera, sta piangendo. Vorrei alzarmi, consolarla, ma la vocina che è in me mi vieta ciò. Appena suona la ricreazione corro da lei e lei corre da me… la abbraccio, la stringo forte tra le mie braccia, lei singhiozza, a stenti non riesce a parlare. Mi sussurra nell’orecchio: “Per favore fallo per me… non ti innamorare”. In quel momento capisco cosa le è successo.
Il giorno dopo Maria non viene a scuola e nemmeno il giorno dopo. Ora sì che mi preoccupo… Alla fine della lezione corro a casa sua, Carola, sua madre, mi dice che Maria non vuole ricevere visite. Nemmeno da me?! La chiamo al telefono… mi dice che sta bene, che domani verrà a scuola, e aggiunge: ” il dolore che ho addosso non passa più! ” e riattacca.