Era un sabato come tanti altri. Nessuno si sarebbe immaginato quello che da lì a poco sarebbe accaduto. Enrico, un ragazzo come tanti altri, ha 18 anni; fisico atletico, spalle larghe, bravissimo nuotatore. Il nuoto è una vera e propria passione per lui. Trascorre interi pomeriggi ad allenarsi nella piscina del suo paese. Lui ed i suoi amici sono soliti recarsi in un pub per trascorrere ore di svago, il sabato sera. Tutto tranquillo insomma. Tutti sono seduti intorno ad un tavolo; chiacchierano e scherzano. All’improvviso scoppia una lite tra un gruppo di ragazzi. Si scatena il caos. Enrico ed i suoi amici iniziano ad avere molta paura. All’improvviso il ragazzo che ha scatenato la lite tira fuori una pistola e spara un colpo. Quel colpo ferisce gravemente Enrico, facendolo cadere a terra. I suoi amici, terrorizzati, lo soccorrono, e il ragazzo viene trasportato in ospedale. Il colpevole viene arrestato dalle Forze dell’Ordine. La lite era stata scaturita da futili motivi. Se solo il colpevole avesse pensato prima di sparare, Enrico non starebbe lottando per la sua vita, ma si troverebbe nella sua piscina, a lottare per arrivare primo nella sua gara di nuoto.